Mercoledì, 17.06.2015

Partire la mattina all’alba può sembrare molto spesso una gran fatica; ma quando dopo poco più di tre ore ti ritrovi, lasciando l’autostrada Milano-Torino, immerso nelle Langhe, tra vigneti (curati alla perfezione, quasi a sembrare pettinati dal miglior barbiere) e noccioli famosi in tutto il mondo, allora la fatica si trasforma in gioia, emozione e voglia di assaggiare ciò che quella meravigliosa terra produce.

Inizia così la visita da Roberto Voerzio, tra lo stupore del paesaggio ed il clima perfetto, in un giorno di primavera inoltrata; una visita che gli Eccellenti Toscani (nell’occasione Mirko, Mauro, Alberto, Marco e l’amico Paolo Spinelli) ricorderanno sia per la magnifica accoglienza del padron di casa, sia per le eccellenze culinarie di queste dolci colline.

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Già alle 10 del mattino siamo in azienda, con Miriam (moglie di Davide, figlio di Roberto) che ci accoglie e ci introduce subito con la spiegazione (in vigna) di come nascono i prodotti di Voerzio; una cura maniacale verso il vigneto ed un’attenta scelta dei grappoli migliori al momento giusto, fanno sì che i vini di Roberto siano tra i più buoni rossi d’Italia (e non solo, oserei dire).

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La cantina nasce nel 1986 (dopo la divisione delle proprietà da parte dei fratelli Voerzio) grazie alla passione di Roberto e della moglie Pinuccia (purtroppo scomparsa prematuramente), verso questa terra meravigliosa; all’epoca solo 2 ettari di vigneto fino ad arrivare ai circa 20 attuali, coltivati a nebbiolo, barbera, dolcetto ed altri vitigni, con una densità di impianto che raggiunge circa le 8000 viti per ettaro. La peculiarità della produzione di Voerzio sta nella scelta di selezionare i grappoli migliori in vigna: per i prodotti migliori e più pregiati (i “cru”) ne vengono lasciati circa 500 g per vite, mentre per i vini meno “nobili” si può arrivare ad 1 kg. Attualmente la produzione varia dalle 40 alle 60 mila bottiglie l’anno.

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Una particolarità che ci ha colpito è stata la scelta di non avere un vero e proprio enologo, ma di affidarsi totalmente al gusto, alla sensibilità, alle conoscenze di Roberto, coadiuvato splendidamente da ottimi cantinieri.

Continuiamo la visita all’interno della cantina, tra tini di acciaio e barriques di rovere francese: da segnalare l’estrema pulizia all’interno, quasi come se fosse un “salotto” di una bella casa di campagna.

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Al termine della visita in cantina, ci accingiamo alla degustazione finale di alcuni vini di Roberto Voerzio, tra cui:

  • Langhe Nebbiolo 2012 “S. Francesco, Fontanazza”
  • Barolo 2008 “Rocche dell’Annunziata Torriglione”
  • Barolo 2005 “Fossati Case Nere” – Riserva 10 anni
  • Barbera d’Alba 2004 “Riserva vigneto Pozzo dell’Annunziata”
  • Barbera d’Alba 2008 “Riserva vigneto Pozzo dell’Annunziata”
  • Barbera d’Alba 2010 “Pozzoannunziata”

Vini eccezionali per profumi e per l’equilibrio in bocca, con il Barolo 2008 strepitoso (per molti) e la particolarità del Barolo “Riserva 10 anni”, con la certezza che quei 10 anni di affinamento in cantina eseguiti direttamente dal produttore sicuramente hanno giovato alla evoluzione del vino donando uno sviluppo dei profumi terziari propri ed unici del Barolo.

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Finita la prima parte della visita da Roberto Voerzio (torneremo poi nel pomeriggio per altri assaggi dalla cantina), si è pranzato presso l’Osteria “More e Macine”, piccolo locale situato nel centro di La Morra, dotato di un bella terrazza all’aperto (meritevole di recensione).

Già da subito entriamo in sintonia con l’oste Ito, simpatico anfitrione con trascorsi nelle terre di Toscana, il quale dispensa consigli e dritte enologiche. Partiamo con un tris di antipasti con tartara di fassona, vitello tonnato e lingua con salsa piccante; come primo i favolosi tajarin delle Langhe, mentre come portata finale una selezione di formaggi locali e non.

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In abbinamento un Langhe Nebbiolo 2013 “Chiara Boschis”, un Barolo Margheria 2010 “Massolino” ed uno strepitoso Barolo Monprivato 2009 di “Giuseppe Mascarello”.

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Dopo l’eccellente pranzo, torniamo da Voerzio, sia per gli acquisti in cantina, sia per assaggiare le ultime produzioni direttamente dalla botte; da ricordare uno strepitoso Merlot in purezza che, per nostra sfortuna e non solo, non verrà più prodotto da Roberto.

Memori di una giornata spettacolare, all’insegna dell’ottimo vino e dell’altrettanto buonissimo cibo, gli Eccellenti Toscani salutano le Langhe e ringraziano vivamente Roberto Voerzio e la sua azienda, per l’ospitalità, la gentilezza e la genuinità! Arrivederci, alla prossima volta.

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