Giovedì 07.04.2016
Il primo evento della primavera 2016 prevede la degustazione dell’annata 2010 di Brunelli di Montalcino (da molti ritenuta una delle migliori degli ultimi anni), in accompagnamento ad un meraviglioso girarrosto preparato all’uopo con dovizia di particolari.
Presenti alla serata: Alberto, Mirko, Mauro, “Marcone”, Marco F. Franco, Carlo, Paolo S. e Tiziano T.
Nell’occasione, Alberto ha messo a disposizione l’ormai collaudata Tavernetta del Castellaccio, deliziandoci con un menù davvero particolare e succulento, riassunto nelle due portate principali seguenti:
- Penne del pastificio “Cav. Giuseppe Cocco” con sugo al colombaccio;
- Girarrosto di allodole, con coniglio e fegatelli di maiale.
La degustazione di Brunello, rigorosamente alla cieca, ha previsto (ad un anno di distanza da quella già fatta per il “2010”) l’inserimento di nuove bottiglie e la conferma di altre. I vini in degustazione, aperti già qualche ora prima, sono stati i seguenti:
- Fuligni;
- Cerbaiona;
- Altesino “Montosoli”
- Il Colle;
- Salvioni;
- Castello Romitorio “Filo di Seta”;
- Poggio di Sotto;
- Le Potazzine;
- Canalicchio di Sopra;
- Mastrojanni “Vigna Loreto”;
- Biondi – Santi, Tenuta “Greppo”;
- Capanna
Si parte con la degustazione del vino (e del cibo); quatto batterie da tre, con un confronto serrato e combattuto. Nella prima batteria la spunta il numero uno; nella seconda il numero quattro; nella terza tengono testa il sette e l’otto; nella quarta, per finire, il numero undici (anche se questa è stata la batteria più deludente).
Dopo accese discussioni, confronti ripetuti, ulteriore degustazione di quelli che erano stati ritenuti i migliori siamo arrivati alla classifica finale, ovvero:
- 1° Poggio di Sotto;
- 2° Fuligni;
- 3° Le Potazzine.
Alcune considerazioni successive: peccato per Salvioni (bottiglia fallata); Poggio di Sotto sempre una garanzia di qualità (probabilmente davvero un Brunello un gradino sopra gli altri); belle conferme di Fuligni e Le Potazzine, con l’inserimento in quarta posizione de “Il Colle” che, considerando il rapporto qualità/prezzo forse è tra i vincitori della serata.
Per quanto riguarda il cibo, penne al colombaccio davvero squisite ed uno spiedo d’eccellenza, con prodotti di qualità e sapori di altri tempi. Perché in fondo, oltre al vino, anche questo fa parte della “missione” degli Eccellenti Toscani: tramandare tradizioni ed espressioni culinarie della nostra terra, conservandone sapori e profumi, il tutto con enorme spirito di convivialità.
Un’ultima nota culinaria: un plauso a Tiziano Tronci per aver portato un profiteroles meraviglioso, della pasticceria Zarini di Prato, con cialda esterna croccante ed una cioccolata deliziosa; il tutto piacevolmente accompagnato con una magnum di Moscato d’Asti Paolo Saracco.
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