Venerdì, 03.07.2015

Marco Fabbri: ”ragazzi, conosco un tizio al porto di Vada che ci fa avere le aragoste fresche fresche delle secche di Vada”.

Parte così l’organizzazione della serata di Venerdì 3 Luglio, che vede come protagonista il pesce (ed in particolare le aragoste del nostro mare), con abbinati ottimi vini bianchi e bollicine.

Mai location fu più azzeccata della Tavernetta del Castellaccio di Alberto; presenti alla cena, oltre ovviamente al proprietario: Mauro, Mirko, Paolo, Carlo e lo “chef per un giorno” Marco, oltre all’ospite della serata, l’amico Roberto Baldi.

I piatti della serata, curati dallo chef Marco e dall’aiuto cuoco Alberto, sono stati i seguenti:

  • Mustella al vapore su letto di insalatina di campo;
  • Spaghetti all’aragosta delle secche di Vada;
  • Cappone al vapore con verdurine scottate;
  • Cernia di roccia (chiamata il maiale del mare) al forno;

B

C

C2

Per quanto riguarda la preparazione e le cotture, come suggerito dallo Chef Marco, abbiamo le seguenti indicazioni:

  • Cappone e Mustella cotti al vapore per venti minuti;
  • Aragoste bollite per cinque minuti; successivamente vengono accuratamente sezionate per preparare il sugo con i pomodorini del Piennolo del Vesuvio D.O.P. (cottura sugo circa 15 minuti);
  • Nell’acqua di bollitura delle aragoste vengono cotti gli spaghetti, per poi saltarli 2/3 minuti in padella, assieme al sugo precedentemente preparato;
  • Infine le cernie, non squamate (indicazione del pescatore Simone), cotte nella teglia senza aggiunta alcuna di olio e sale (e senza le “scontatissime” patate), con forno ventilato a 180°; tempo di cottura, per una cernia di circa 1,3 kg, 35/40 minuti.

A

PESCI

Che dire: una prelibatezza; su tutti spicca la bontà dell’aragosta (più piccola nelle dimensioni ma molto più saporita di altre del Mediterraneo), e l’eleganza della cernia di roccia, con un gusto ed una delicatezza inimitabili.

Da rammentare anche le ottime verdurine del campo di Alberto e la squisita maionese, preparata all’uopo dallo chef Marco.

Eccoci ai vini in degustazione:

  • Champagne Egly Ouriet “Les Vignes de Vrigny” Premier Cru
  • Champagne Fallet Prevostat
  • Champagne Ulysse Collin Blanc de Blancs
  • Corton Charlemagne Bonneau du Martray
  • Capezzana Conti Contini Bonaccossi – Trebbiano
  • Trebbiano d’Abruzzo – A.A. Valentini
  • Champagne Pol Roger Vintage 2004
  • Champagne Fleury
  • Le Givré – Guy Simon

D

E

Tra i vini spiccano per le bollicine un elegante ed allo stesso tempo particolare “Ulysse Collin”, ed un sempre presente “Pol Roger”; mentre per i bianchi fermi senza alcun dubbio il “Corton Charlemagne” è risultato almeno un paio di gradini sopra gli altri (senza nulla togliere ad il buonissimo Trebbiano d’Abruzzo del Valentini).

Simone

Serata indimenticabile soprattutto per la bontà dei piatti e per la qualità del pesce (ringraziamo a tal proposito Simone – nella foto sopra), con un tasso alcolico forse superiore ai limiti consentiti, ma sicuramente con un tasso di allegria che, come sempre, contraddistingue le nostre serate.